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Dyanema e Umarell: una condivisione di visione e valori all’insegna della tradizione

Umarèll [vc. bolognese “omarello, ometto” 2007]: pensionato che si aggira, per lo più con le mani dietro la schiena, presso i cantieri di lavoro, controllando, facendo domande, dando suggerimenti o criticando le attività che vi si svolgono. La parola, di origine bolognese, ha assunto nel 2021 valenza nazionale, valicando i confini cittadini ed entrando nel vocabolario della lingua italiana.

Una definizione che, nella sua semplicità, racchiude un mondo.

Chi sono gli “Umarell?”

Sono la nostra tradizione, rappresentano le competenze e la professionalità del passato che ci hanno permesso di diventare esperti del settore edile. Sono coloro che tramandano il “mestiere”, come si usava dire una volta. E sono garanzia di qualità e di attenzione ai dettagli.

Sono anche la generazione che ci ha cresciuto, sulla quale, nonostante il progresso e la tecnologia, si regge ancora l’economia della maggior parte delle famiglie italiane. Una generazione che purtroppo sempre più spesso viene “ghettizzata” perché considerata inutile. Perché è “un peso”. Perché non è produttiva. Ma è su di loro che tutti noi contiamo nel momento del bisogno, sono loro che ci tengono legati ai valori e alla tradizione che, ci piaccia o no, ha fatto del nostro Paese quello che è oggi. 

Tradizionalmente legati al mondo dei cantieri e dell’edilizia, gli Umarell sono saliti alla ribalta negli ultimi anni e sono riconosciti addirittura dall’altra parte dell’emisfero come figure caratteristiche ormai in ogni città. Esiste anche un’associazione, nata ovviamente a Bologna nel 2017, che li rappresenta e che ha lo scopo di coinvolgere tutte le generazioni, creando un prezioso scambio di conoscenze ed esperienze culturali. 

Umarells d’Italia, questo il nome dell’associazione, intende promuovere la cultura di far bene le cose, proprio come ci insegnano gli Umarell controllando il corretto svolgimento dei lavori all’interno dei cantieri, verificando i servizi di pubblica utilità, il degrado urbano e degli immobili storici del patrimonio immobiliare, oltre alle iniziative per prevenire e ridurre qualunque forma di solitudine e marginalità sociale. 

Gli Umarell offrono gratuitamente il loro tempo libero per lavori di pubblica utilità: dal controllo dei cantieri, ai servizi al cittadino, al traffico, realizzando così rapporti dettagliati agli enti locali; primi fra tutti i Comuni.

È un’associazione di volontari, volta a dare sostegno al mondo della cosiddetta terza età, aiutando queste persone a vivere meglio, sentendosi ancora utili alla società e ai giovani, e Dyanema non poteva che decidere di sostenerla. 

Dall’incontro tra il nostro founder Cristian Trio e Marco Parazza, presidente degli Umarells d’Italia, è nata immediatamente una profonda intesa, che si è concretizzata nella firma di un accordo duraturo che lega Dyanema e questa associazione. 

Cristian Trio, infatti, nonostante la sua giovane età, è estremamente legato ai valori espressi dall’associazione degli Umarell, che incarnano un concetto di tradizione, qualità e attenzione sui quali ha fondato Dyanema e che ne caratterizzano il successo sul mercato. Non meno importante la sua visione inclusiva della società, che non può non coinvolgere le persone di una certa età, i nonni nella fattispecie, che hanno ricoperto, e ricoprono tuttora, un ruolo tanto significativo nel suo personale percorso di crescita.

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